Loading...
Skip to Content

Archeologia musicale

Archeologia musicale

Esperienze per riscoprire l'ambiente sonoro preistorico con un viaggio lungo 35000 anni!

Tracce dell'attività sonora.

L'archeologia musicale è una disciplina che, come scrive l’archeomusicologa Tinaig Clodoré-Tissot, “si propone di individuare e studiare le tracce dell'attività sonora delle civiltà scomparse e coinvolge varie discipline (l’archeologia, l’organologia, la liuteria e molte altre). La ricerca si basa su due tipi di fonti principali: i resti archeologici, spesso frammentari, a volte integri e ben conservati; le testimonianze iconografiche nelle quali sono raffigurati e le rappresentazioni di strumenti e/o musicisti (pitture e incisioni rupestri, statue etc.).

Da più di due decenni ci occupiamo dello studio e della ricostruzione di strumenti musicali in vario materiale (osso, corno, ceramica, bronzo, pietra etc.), appartenenti a vari periodi - paleolitico superiore, mesolitico, neolitico, età del rame, età del bronzo, età del ferro, epoca romana e oltre - con particolare predilezione per quelli preistorici. Proprio con questi ultimi la gamma di suoni, note e melodie che si possono creare è veramente molto ampia e fa risuonare delle corde che sono sepolte dentro ciascuno di noi, al di sotto della nostra modernità.

Ecco quindi che flauti e fischietti in osso, rombi sonori in osso, tamburi in terracotta, flauti in terracotta, trombe in terracotta, conchiglie tromba, archi musicali etc. diventano i protagonisti in conferenze, dimostrazioni di costruzione, corsi, esperienze sensoriali. L'archeologia musicale legata all'archeologia sperimentale (in tutti gli strumenti musicali che abbiamo ricostruito - più di 200 - abbiamo impiegato le stesse tecniche e gli stessi materiali usati nel momento in cui furono realizzati) fanno sì che l'archeologia - e altro - diventi esperienza e momento di condivisione su un argomento poco conosciuto ma coinvolgente, suggestivo e ricco di emozioni.
L'attività "Il Suono attraverso l'Uomo", ad esempio, è un’esperienza sonora che tutti dovrebbero vivere: suoni acuti, dolci e talvolta striduli consentono di immedesimarsi in quell’ambiente sonoro antico ed incantano a distanza di decine di millenni. Fa bene alla salute e all'anima!

Da luglio 2024 (attualmente impiegata presso il Museo Vittorino Cazzetta a Selva di Cadore - BL) è disponibile l'esperienza sensoriale "La grotta del suono - 35000 anni di note" che può essere allestita in musei, sale, scuole per vivere in maniera avvolgente. Per info e costi contattare la segreteria di Tramedistoria.

Siamo disponibili per conferenze (splendide e sempre molto partecipate), laboratori didattici, lezioni a scuola, lezioni nei licei musicali, nelle scuole di musica e nei conservatori, dimostrazioni di tecniche costruttive, esperienze sonore, ricostruzione di strumenti musicali dalla Preistoria a periodi più recenti (per musei, appassionati, associazioni) e così via!

Certo, noi la musica preistorica non la conosciamo (e chi dice o scrive "musica preistorica" è in errore, per quello utilizziamo il termine suoni), possiamo ipotizzare dei passaggi ma con grante cautela, ma di sicuro sentire ciò che riescono a produrre quegli strumenti musicali ci trasporta in una frase scritta da uno dei più grandi compositori: "La Musica è la rivelazione più profonda di ogni saggezza. Chi penetra il senso della Musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si trascinano gli altri uomini." L. van Beethoven.